A pranzo con il pastore

Avete mai provato a pranzare con i pastori in Supramonte? E’ un’esperienza unica, tra natura incontaminata, storia e grandi bontà. La Sardegna non è solo spiagge bianche e mare turchese. Nel suo cuore conserva tante meraviglie, e anche qualche mistero.

Provate a fare un giro in Supramonte e nell’Ogliastra e capirete di cosa parlo. Partenza da Oliena.

Per cominciare ecco il menù:
Ricotta fresca su pane carrasau con miele di asfodelo
salamini, pecorino e ricotta salata
maialino allo spiedo con contorno di pomodori
salsiccia sarda
dessert del pastore: foglie di lattuga con il miele
vino Cannonau e mirto

Siamo nella valle di Lanaitto, valle storica sarda di villaggi nuragici, grotte e ovili dei pastori.
Per il pranzo, immaginate una radura ombreggiata poco lontano dalle grotte di Tiscali, raggiungibile solo in fuoristrada, tra lecci e querce. Piatti rigorosamente in sughero, niente posate e un’atmosfera familiare di grande relax…

Poco prima una visita alla fonte del Su Gologone, per un tuffo solo immaginario nelle sue acque limpidissime. Poi, dopo il pranzo si raggiunge la grotta di “Sa Ohe”, simbolo dei fenomeni carsici di questo angolo di Sardegna. Da qui, con piogge abbondanti, sgorga un fiume sotterraneo, con un’onda fragorosa. “La voce”, appunto.

Altra visita al sito nuragico di Sedda Sos Carros, con un’importante fonte sacra circolare, unica nel Mediterraneo.
Vi resteranno negli occhi e nel cuore i colori, l’aria e la magia di un’escursione così… E magari porterete a casa almeno un po’ di ricotta salata e di miele, per ricordare i sapori genuini della Sardegna.
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