Se vi piace scoprire sapori dal mondo, ecco qui. La mia amica Bibi, grande esperta di Medio ed Estremo Oriente (e autrice della calligrafia che presenta questo post), oggi ha avuto un’idea e mi ha mandato una nuova ricetta. Quella dei Kuliche, ravioli dolci speziati che si mangiano in occasione delle feste in Kurdistan. Proprio in questi giorni, 20-21 marzo, si festeggia infatti il Capodanno curdo, cioè il Nou-Ruz. E’ una festa antichissima dell’Iran (risale a 2500 anni fa) che celebra l’equinozio di primavera. Rappresenta la festa della rinascita della natura e del sole. Per questa occasione si organizzano serate di festa con musica, ballo e piatti tipici, appunto.
Ingredienti
300g di farina
80g di burro
80 ml di latte
sale
un cucchiaio di lievito per dolci
Per il ripieno:
150g di noci
150g di zucchero
100g di cocco
cardamomo (1 cucchiaino)
cannella (1 cucchiaino)
Bibi consiglia comunque di andare un po’ a occhio per le dosi
Preparazione
Si prepara un impasto con farina, burro, latte, lievito e sale e si lascia riposare coperto.
Intanto si prepara il ripieno con le noci tritate, zucchero, cocco, cardamomo e cannella.
Poi si unisce il tutto come fossero ravioli da spennellare con burro e uova.
Infornare e girare dopo 10 minuti. Sono ottimi con il tè.
Per gli appassionati esiste anche un libro di ricette Kurde di Mirella Galletti e Fuad Rahman
“Kurdistan – Cucina e tradizioni del popolo curdo”
…un piccolo grande riconoscimento per te, la tua classe il tuo blog qui….
http://feelfoodspeaks.wordpress.com/2013/03/19/grazie/….
Non ci posso credere! Ti ho appena nominato anch’io. Grazie F.
Grazie di cuore! 🙂
Questa e’ una ricetta molto particolare….. cioè veramente orientale e poco diffusa da noi….. io adoro le ricette orientali , quando avrò tempo minaccerebbe farla. Per ora grazie ….. e a presto.
Mi fa piacere! Quando fai questa ricetta, fammi sapere.. Grazie!
Molto sofisticati e intriganti questi ravioli…li definirei “chic”! Potremo mai competere con i “nostri” all’italiana? 😉
Beh, i nostri sono imbattibili..piuttosto, quando li facciamo? Abbiamo rimandato troppo..